Mercoledì 4 aprile le Gallerie delle Prigioni, la nuova casa di Imago Mundi, ha aperto le sue porte al pubblico con l’affascinante mostra “Sahara: What is Written Will Remain”.
(credit: Marco Pavan)
Una giornata indimenticabile per una serie di motivi: la sveglia tre ore in anticipo, la nuvola di Fantozzi sopra di noi e l’incredibile viaggio della speranza a bordo di una Dacia che, infatti, il mattino seguente ha tentato l’autocombustione pur di non rimettersi in carreggiata.
Ma procediamo con ordine: il nuovo spazio espositivo del progetto di arte contemporanea, globale e non profit promosso da Luciano Benetton ha sede nell’incantevole città di Treviso, in quello che era stato un antico carcere asburgico costruito nella prima metà dell’Ottocento ed oggi restaurato dall’architetto Tobia Scarpa. L’obiettivo? Dare vita ad un laboratorio di arte, cultura e confronto e trasformare uno spazio di sofferenza in un luogo di incontro, dove l’arte diventa linguaggio universale.
Per dare voce al brand, raccontare la sua affascinante storia, promuovere il teasing dell’evento, la nostra strategia digital si è strutturata attorno ad azioni mirate: l’apertura dei canali ufficiali Facebook e Instagram, la comunicazione dell’opening, l’ideazione di soluzioni grafiche e piani editoriali, la definizione di campagne profilate per colpire un target interessato e partecipe.
Mancava un solo, trascurabile, tassello: la copertura dell’evento. Le nostre importanti skills organizzative ci hanno permesso di arrivare alla conferenza stampa del mattino con ben venticinque secondi di anticipo, un lusso che abbiamo sfruttato perdendoci per le stanze delle Prigioni, arricchite da installazioni artistiche e dalle collezioni costituite dai bellissimi canvas – le opere d’arte nel formato peculiare di 10X12 di Imago Mundi.
(credit: Marco Pavan)
La diretta della conferenza tenuta da Luciano Benetton e Tobia Scarpa, e condivisa sul canale Facebook, si è rivelato un momento molto atteso e ha raggiunto di più di 3000 persone e ottenuto più di 1500 visualizzazioni.
In diretta da @Galleriedelleprigioni la conferenza stampa con Mr. Luciano Benetton e l’architetto Tobia Scarpa! Continuate a seguirci sui nostri canali ufficiali per il racconto dell’apertura delle Gallerie!#Galleriedelleprigioni #ImagoMundiArt #live
Posted by Gallerie delle Prigioni on Wednesday, April 4, 2018
Successivamente è stato possibile fare un tour per le Gallerie e parlare con gli artisti, disponibili a spiegarci il significato delle loro opere; un’occasione unica per girare pillole video, fare scatti ai protagonisti, creare album ricchi di momenti da condividere con gli utenti.
In questo caso, Instagram è stato il canale prescelto grazie al forte impatto visual del nostro racconto.
Tra stories, post originali e contenuti generati dai partecipanti stessi siamo arrivati al momento dell’opening con un congruo numero in più di follower sui canali, segno che il nostro lavoro stava funzionando nella giusta direzione. Ma la gratificazione più grande è arrivata alle 18.30, quando le porte delle Gallerie si sono aperte al pubblico: un’affluenza di più di 500 persone, un numero molto vicino a quello interessato all’evento creato su Facebook, profondamente affascinate dalla mostra e dal restauro delle Prigioni.
(Credit: Marco Pavan)
Abbiamo raccontato l’opening con nuovi post e nuove pillole video, cogliendo anche la bellissima live performance di un’artista libica.
(Credit: Sasi Harib, fotografo e artista libico)
A fine visita, i partecipanti hanno lasciato impressioni e ringraziamenti in un album di firme. Impossibile, per noi, resistere alla tentazione!
Un opening davvero a regola d’arte!
Per maggiori informazioni sulle Gallerie Delle Prigioni e sull’evento, date un’occhiata a questi interessanti articoli:
E per continuare l’avventura con Imago Mundi e Gallerie delle Prigioni, seguiteci tutti i giorni sui canali social!
p.s. ma il mistero rimane: la Dacia sarà tornata da Treviso (e noi con lei)?